Questo è uno dei piatti
principe della mia memoria, che solo a rievocarne il ricordo mi sento invadere
da una nostalgia improvvisa di infanzia felice e pranzi spensierati. Lo preparava
la mia nonna, nelle lunghe mattinate estive nella piccola cucina accanto alla
sala da pranzo. Era una meraviglia accarezzare la pelle liscia dei totani appoggiati
sul tavolo della cucina prima della preparazione. Seguivo curiosa ogni
passaggio e mi stupivo del perché quelle carnose rotelle avessero un colore viola
così intenso una volta servite nel piatto. “Il segreto?” – mi diceva mia nonna “è
la cipolla rossa”. Ma il segreto era soprattutto l’amore con cui veniva
preparato quel piatto, non era solo cibo, aveva in sé la potenza di un
abbraccio. Seguitemi in cucina e capirete di cosa sto parlando!
giovedì 25 giugno 2020
giovedì 18 giugno 2020
Crostata di ricotta, amarene e pistacchio
Eccovi un’idea in
preparazione del weekend, una crostata facile e veloce, ottima per una
colazione o una merenda golosa o come dessert al termine di un pranzo o di una
cena di festa. Ammetto che adoro la ricotta, soprattutto quella siciliana di
solo latte ovino, e ne mangerei davvero a volontà ma potete scegliere di
utilizzare anche quella di mucca o di capra ottenendo comunque un ottimo
risultato. Oltre che squisita, la ricotta è per me anche un ingrediente eccellente
da utilizzare in moltissime preparazioni, sia dolci che salate, e per questo
molto impiegato nella mia cucina.
Questo è anche il periodo delle prime amarene,
rosse e gustose che si sposano alla perfezione con il candore e la morbidezza
della ricotta. Un pizzico di pistacchio tritato per contrastarne la dolcezza e
buon appetito!
giovedì 11 giugno 2020
Zucchine tonde ripiene di salmone e patate
Che meraviglia questi
piccoli ortaggi tondi, scrigni perfetti per ripieni golosi! Non vedevo l’ora
che arrivasse la loro stagione per scegliere le zucchine tonde più dolci e
usarle per preparare dei piatti che sanno già d’estate. Sono ottime anche da
farcire e cucinare in anticipo, trucco perfetto se volete godervi questi primi
giorni di caldo senza trascorrere ore ai fornelli, e squisite sia tiepide che
fredde.
In questa versione ho scelto un ripieno che ne fa un piatto unico, gustoso ma allo stesso tempo leggero che abbina il salmone fresco alle patate. Ma potete riempirle con tutto ciò che più gradite, carne, tonno, salumi o optare per una versione vegetariana, come nella ricetta che vi avevo proposto qui e servirle come antipasto o secondo leggero.
In questa versione ho scelto un ripieno che ne fa un piatto unico, gustoso ma allo stesso tempo leggero che abbina il salmone fresco alle patate. Ma potete riempirle con tutto ciò che più gradite, carne, tonno, salumi o optare per una versione vegetariana, come nella ricetta che vi avevo proposto qui e servirle come antipasto o secondo leggero.
sabato 30 maggio 2020
Grissini intrecciati
Avere le mani in pasta è una delle attività più rilassanti e gratificanti per me. Adoro tutti i prodotti della panificazione, al punto da avere panificato un’intera stagione con il lievito madre: dopo la preparazione di un’infinità di panettoni e pandori ci avevo talmente preso la mano che avevo trasformato la cucina in una panetteria, con grande soddisfazione per il palato ovviamente. Ma purtroppo la mancanza di tempo mi ha fatto mettere da parte da un po’ quella straordinaria abitudine ma un giorno, chissà ci potrei riprovare. Intanto oggi ho preparato questi deliziosi grissini, friabili e grassocci, più leggeri dei classici grissini perché privi di grassi nell’impasto, ottimi come spezzafame ma squisiti accompagnati ad un antipasto di salumi misti o di conserve di verdure.
La bellezza di preparare questi prodotti in casa è che si può personalizzare la ricetta a proprio piacimento, usare la farina che preferiamo e anche la copertura per noi più gustosa, io qui ho utilizzato pepe nero e semi di sesamo ma potete usare anche solo il sale, aghi di rosmarino, semi di papavero, di zucca o di lino.
giovedì 21 maggio 2020
Busiate trapanesi con bottarga e asparagi
Tipico formato di pasta del trapanese, le busiate si
riconoscono per il loro formato a spirale e derivano il nome dal termine “bus”,
che in arabo indica la canna attorno alla quale vengono avvolti i pezzetti di
pasta prima dell’asciugatura. Non si può visitare l’estrema punta occidentale
della Sicilia e non mangiare almeno un piatto di busiate, condite con un
corposo sugo di pesce o con il persistente pesto alla trapanese a base di aglio.
In quest’altro post avevo pubblicato la ricetta della pasta, se volete
cimentarvi con la sua preparazione in casa, altrimenti scegliete un prodotto di
qualità meglio se artigianale, come quello che si può trovare nei tanti
panifici della zona. Grazie alla loro particolare forma, le busiate si prestano
soprattutto ad accogliere sughi robusti ma sono veramente versatili e potete
sbizzarrirvi con qualsiasi ingrediente che vada a nozze con questo tipo di
pasta dalla consistenza tenace. Nella mia ricetta ho scelto di abbinarle con
una verdura di stagione come gli asparagi e con un altro prodotto tipico del trapanese,
la bottarga di tonno, ottenendo un primo piatto privo di cremosità ma che per
contrasto esalta a meraviglia la sapida sabbiosità della polvere di pesce, il
piccante degli asparagi e il profumo del grano, il tutto avvolto da un semplice
aromatico filo di olio siciliano.
venerdì 15 maggio 2020
Bagel al salmone affumicato, robiola e rucola
Dopo i muffin al cioccolato continuo con un’altra ricetta must dei
migliori brunch ma anche piatto forte di un picnic all’aria aperta. Sarà la
voglia di tornare presto ad una vita fatta di quelle piccole cose che ci
facevano felici e che davano per scontate ma mi rendo conto che anche in cucina
in questo momento ho voglia di sperimentare ricette allegre, che abbiano il
sapore di una libertà che speriamo di potere presto riconquistare.
Riconoscibili all’istante per la loro forma a ciambella, i bagel sono
una delle varietà di pane della tradizione ebraica, originari della Polonia - dove
sono anche un simbolo di buon augurio in occasione delle nascite - e diffusi
ben presto in tutti gli Stati in cui gli ebrei polacchi fondarono delle
comunità numerose, come Germania, Regno Unito, Canada e Stati Uniti.
Altra loro
importante caratteristica è la doppia cottura, prima in acqua bollente e successivamente
in forno, che li rende soffici all’interno e con una bella crosticina dorata
all’esterno. Il tocco finale è la copertura di semi in superficie, papavero,
sesamo o cumino quelli più utilizzati. Estremamente versatili, si prestano a
infinite varianti nella farcitura e negli abbinamenti. Io ho scelto un
accostamento classico, salmone affumicato, formaggio e rucola, ma secondo me azzeccato per questo tipo di
pane che racchiude ed esalta alla perfezione la morbidezza della robiola e il gusto deciso del
salmone affumicato.
sabato 9 maggio 2020
Muffin al cioccolato
Per una ripartenza come si deve
non potevo non scegliere una ricetta stragolosa, ricca di cioccolato, morbida
al morso e persistente nell’aroma. Ho conosciuto la versione originale di
questo dolce nel mio periodo di permanenza nel Regno Unito, la patria dei
muffin. La storia di questi dolcetti risale al XVI secolo quando venivano
preparati con avanzi di pane e frutta e consumati dalle classi più povere,
divenendo solo con il passare del tempo il migliore accompagnamento del thè
della nobiltà inglese. Tanto divennero apprezzati in tutto il Paese che
venivano venduti per strada dai “muffin men”, annunciati dall’allegro suono di
campanelle. In origine così piccoli da essere mangiati in un solo boccone, come
ben si addiceva alla morigeratezza delle classi nobiliari, i muffin divennero
extra large nella dimensione e nel gusto nel passaggio dal Regno Unito agli
States arricchendosi di spezie, zucchero, frutta secca e divenendo più burrosi
e dolci che mai. Io ne ho scelto una variante davvero golosissima, scegliendo
una ricetta originale ricca di cioccolato e cacao.
Otterrete 12 burrosi e
profumatissimi muffin, ottimi a colazione, magari accompagnati da un cappuccino
a regola d’arte ma squisiti anche a merenda o, come piace a me, come coccola
dopo cena.
lunedì 4 maggio 2020
Fearless Girl
Quasi tre anni sono passati dall’ultimo post pubblicato sul mio blog.
Perché ho smesso di scrivere qui non saprei dirlo, anche se non ho mai smesso
di cucinare. Sono stati anni intensi, di vita vissuta appieno ma anche di
costante messa alla prova e di faticosi ostacoli, di ricerca di soluzioni e di
coraggio, di trasferte per esami e concorsi, di traslochi, di ignobili sabotaggi
ad opera di gente moralmente gretta e insana, di lacrime e risate, molto più le
prime che le seconde, in realtà, nell’ultimo anno.
E poi la prova più difficile di tutte quattro mesi fa.
Credo che molti come me abbiano più di un compleanno da festeggiare,
una seconda data nel calendario che segna una nuova rinascita, perché è vero
che si nasce una volta sola ma si rinasce ogni volta che la vita ci vuole dare
un’altra possibilità e noi accettiamo di coglierla. E io l’ho fatto ancora una
volta anche è stato difficilissimo. E, mi dispiace dirlo, ma servono a poco le
parole di conforto e la vicinanza di chi è rimasto a volerci ancora bene, non
servono a niente neanche i farmaci, nessuna cura, nessun gesto e nessuna parola
ti salverà se tu non vuoi salvarti. E non puoi neanche prevederlo che arriverà
un momento del genere e mettere da parte una scorta di coraggio e buona volontà
prima che accada l’impensabile perché la vita si dimostra crudele con te quando
meno te lo aspetti, anzi proprio nel bel mezzo della creazione di
progetti grandi e belli, proprio quando ti aspetti dalla vita il contrario
dell’incubo che ti trovi a vivere. Un giorno all’improvviso la mia vita è stata
stravolta, i miei punti di riferimento non c’erano più, i miei progetti
stracciati e buttati al vento, la mia stessa esistenza mi sembrava che fosse
stata cancellata.
La reazione immediata è stata di incredulità e smarrimento,
mi chiedevo ossessivamente perché tutto ciò fosse capitato a me ma non ho
trovato risposta e questo perché semplicemente non ci sono risposte, come è
stato del tutto inutile sforzarmi con le quasi nulle forze che mi erano rimaste
per cambiare le cose perché non potevo cambiare qualcosa che non dipendeva da
me. Non so descriverle la rabbia, l’angoscia, la delusione, la paura e la
frustrazione che ho provato in questi quattro mesi, so solo che per tutti i
giorni a seguire da quel giorno in cui mi sono trovata paralizzata per
l’incredulità e la disperazione un pugno mi ha colpito costantemente qui,
proprio al centro dello stomaco a ricordarmi anche la notte quanto stavo
soffrendo. Ci ho impiegato mesi per capire che non avrei cambiato il dolore, la
sensazione di essere rotta dentro, il buio che mi circondava, l’angoscia
dell’abbandono da me stessa ribellandomi alla realtà che stavo vivendo, quello
che era successo era irrimediabile. Per cambiare davvero le cose dovevo cambiare
me stessa dall’interno, reagire e non sprecare altra vita, tempo ed entusiasmo
perché la posta in gioco era troppo importante, era la mia vita.
Così al mio
secondo compleanno ne ho aggiunto un terzo che è oggi, la data del compleanno
del mio blog. Il cibo è mio compagno fedele da sempre, i miei primi ricordi
d’infanzia sono tutti legati al cibo, all’aroma che si spandeva in cucina, in
tutte le cucine che sono state casa per me e, complice anche questo periodo di
costrizione a casa, ho ricominciato a cucinare e a ricordarmi che dovevo volermi
bene. Il cibo mi ha sempre tenuto compagnia, nei grandi momenti di gloria come
in quelli della più nera solitudine, e più di un volta mi ha guarito. Ancora
una volta è stato l’amore per il cibo a rimettermi in piedi, il richiamo della
cucina e della scrittura è tornato a ricordarmi che non dovevo dimenticare i
miei obiettivi e le mie priorità, dovevo guarire e tornare ad essere felice.
Qualche giorno fa ho trovato in rete la foto qui sopra, si tratta di
una scultura di bronzo dell’artista Kristen Visbal che rappresenta la forza
delle donne. Guardatela quella ragazzina, così minuta e così spavalda pronta a
sfidare qualsiasi battaglia: mi ha subito colpita ed è diventata il simbolo della
mia rinascita. E certamente io non sono fatta di bronzo e chissà quante volte
davanti a nuove difficoltà, delusioni e prove di coraggio dovrò ancora cadere e
trovare la forza di rialzarmi ma questa volta lo farò con meno paura e più
coraggio. Da oggi ricomincio da me, non
smetterò di inseguire i miei desideri ma
senza affannarmi a rincorrere più niente e nessuno. Da oggi decido solo di godermi
il viaggio. Buon compleanno Gustorie!
venerdì 2 giugno 2017
Zuccotto di colomba alla pesca e nocciole Loison
Alzi la mano chi non lo considera
tra i dolci più rappresentativi della tradizione italiana, e, soprattutto,
particolarmente appezzato in estate! Mi è sembrata allora un’ottima idea, in
occasione della Festa della Repubblica, preparare un dolce degno di questa
ricorrenza e per farlo non potevo non utilizzare una materia prima
d’eccellenza, come le creazioni Loison! Vi ho già parlato in ogni mio post in
cui ho preparato una ricetta con i prodotti della pasticceria Loison, del progetto
di rendere pandori e panettoni dei piaceri di cui godere non solo durante le
festività a loro dedicate ma dei protagonisti della nostra tavola in ogni occasione!
In questa
ricetta la colomba Loison alla pesca e nocciole si fa delizioso scrigno, per
diventare uno zuccotto, e, in coerenza con la mia voglia di commistione in
cucina, si sposa con un gelato dal doppio gusto che più siciliano non si può:
pistacchio di Bronte e ricotta di pecora! Viva la Repubblica! Viva l’Italia! Anche a tavola!
giovedì 25 maggio 2017
Gnocchetti risottati alle fave e piselli con grattugiato fresco Bella Lodi
I legumi non mancano mai sulla mia tavola, soprattutto d’inverno, ma
quando è tempo di fave fresche ne faccio delle vere e proprie scorpacciate fino
a fine stagione! Affidate alle gelide serate d’inverno le più corpose minestre
e zuppe, in primavera ci stuzzicano piatti leggeri ed invitanti, con nuovi
colori e profumi che ricordano un orto appena irrigato. Alimento ricco e
salutare, le fave sono preziose anche per la presenza di minerali e di
vitamine, tra cui anche l’acido ascorbico. Squisite crude come spezzafame,
accompagnate da qualche fetta di salame o di pecorino, sono insuperabili nelle
mille versioni cotte. Oggi ne ho fatto un primo piatto, utilizzando un formato di
pasta da minestra, gli gnocchetti sardi, ma in una versione asciutta,
portandoli lentamente a cottura come se fosse un risotto. Il tocco finale è
dato da una mantecatura a regola d’arte,
con l’aggiunta del formaggio grattugiato fresco Bella Lodi, naturalmente privo
di lattosio, grazie all’accurata selezione dei fermenti lattici utilizzati
nella sua produzione, dal sapore intenso di latte fresco.
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