Giornate al mare, escursioni in
montagna, picnic all’aperto, gite fuori porta. Qualunque sia il mio ferragosto
non rinuncio al tradizionale pranzo dedicato alla festa dell’estate per
eccellenza! Nel menu dedicato a questo giorno non manca, dunque, la ricca pasta
al forno, rigorosamente preparata con il formato di pacchero rigato gigante,
chiamato comunemente nel messinese “millerighe”. A seguire pollo e patate al
forno. E per concludere fresca anguria trasformata in goloso “gelo di melone”.
Oggi vi racconto la ricetta della mia pasta al forno di Ferragosto, ricordo
delle lunghissime tavolate a casa dei nonni e delle enormi teglie di pasta preparata
con abbondante ragù di carne lasciata cuocere a fuoco lento per ore, melanzane
fritte, abbondante prosciutto, provola dolce e fresca dei Nebrodi, piselli e,
come se la pietanza non fosse già abbastanza ricca e strutturata, trovavano
posto tra gli altri succulenti ingredienti, anche numerosi tocchetti di uova
sode. La mia versione è senza uova ma per il resto seguo la ricetta
tradizionale e il rito di una preparazione che profuma di festa sin dal
mattino. Buon Ferragosto!
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giovedì 15 agosto 2013
domenica 15 gennaio 2012
Mezze maniche al forno con cavolfiore, uvetta, pinoli e tuma
Pasta al forno, morbida e cremosa all’interno e con una croccante e gustosissima crosticina in superficie... buonissima! A questo tipo di preparazione si presta benissimo la pasta rigata e bucata, che contiene e trattiene il condimento. Il cavolfiore, tra l’altro, è un ortaggio molto versatile, depurativo e dal sapore delicato. Per essere sicuri della sua freschezza, sceglietelo con infiorescenze sode e compatte, di colore bianco e senza ammaccature, e con le foglie verdi attaccate alla base.
Insieme a pinoli, uvetta e tuma costituisce il condimento di una delle tante versioni di pasta ‘ncasciata tipica siciliana: l’etimologia deriverebbe sia da “cacio”, per l’abbondante uso di formaggio che avvolge la pasta, sia da “cassa” per il contenitore che accoglie la pasta prima di finire la sua cottura in forno.
Io ne preparo sempre una porzione in più per il giorno dopo: basta scaldarla pochi minuti e il vostro pranzo da scrivania è pronto! J
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