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mercoledì 1 ottobre 2014

Pasta con le sarde e finocchietto selvatico

Piatto tipico della tradizione siciliana, di chiara matrice araba per la presenza tra gli ingredienti di uvetta, zafferano e pinoli, è molto interessante per il contrasto dolce/amaro. E pensare che da bambina non apprezzavo affatto questi sapori e scartavo puntualmente tutto il condimento finendo per mangiare pasta in bianco.. Nell’isola ne esistono diverse versioni, ma tutte prevedono pesce azzurro, erbe selvatiche e come tocco finale pangrattato tostato, che anticamente sostituiva il più caro formaggio grattugiato. Un piatto ricco in grassi sani, gli omega3 presenti nel pesce azzurro, fosforo, vitamine del gruppo B e D, sali minerali, tutte caratetristiche che aiutano a tenere sotto controllo il colesterolo cattivo. Questo sano condimento è abbinato alla pasta, alla base della dieta mediterranea.  

Con questa ricetta partecipo al Contest "Colesterolo cattivo? No grazie! Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II  e Food Blogger insieme per la salute. La ricetta giusta per il tuo benessere".
 
http://areacomunicazione.policlinico.unina.it/22696-il-regolamento-del-contest/

mercoledì 25 aprile 2012

Girelle con crema pasticcera ed uvetta


Che bontà la colazione! Non mi stancherò mai di ripeterlo: è il mio pasto preferito  :) Non riesco davvero a capire quanti rinunciano a questo momento goloso che davvero può farci iniziare bene la giornata! Se poi è preparata in casa, con ingredienti sani e semplici e coinvolgendo tutta la famiglia la soddisfazione raddoppia. E per i tempi non preoccupatevi. Io le preparo la sera prima, le conservo in forno spento durante la notte e l’indomani mattina basta scaldarle 10 minuti per ritrovarle morbide e fragranti ;)

giovedì 1 marzo 2012

Biscotti con uvetta, rum e zafferano


Che sia di Corinto, di Smirne o di Malaga, ne avanzo sempre tanta dopo la preparazione dei dolci natalizi. E quest’anno in particolare avevo fatto davvero una gran scorta di uvetta per i miei primi panettoni artigianali … ! Aprendo la dispensa mi sono chiesta come poterla utilizzare in cucina e il primo pensiero è andato ad un impasto per biscotti. Non semplici biscotti, però.. J Prima di essere utilizzata l’uvetta va messa a bagno per circa un’ora per essere rinvenuta. Ho così pensato di utilizzare del rum al posto dell’acqua, che le conferisce un profumo intenso, e dare un tocco in più all’aroma anche con un pizzico di zafferano, una spezia che io adoro, per la sua fragranza e perché conferisce un magnifico colore dorato a tutte le preparazioni. La farina che ho usato è la Petra 5 di Molino Quaglia, una farina di grano tenero tipo 1 macinata a pietra in purezza, adatta per la frolla e che conferisce una croccantezza e un gusto pieno unici.
Dalla velocità con cui si è svuotato il vassoio devo dire che l’esperimento è riuscito alla perfezione ;)



domenica 15 gennaio 2012

Mezze maniche al forno con cavolfiore, uvetta, pinoli e tuma

 
Pasta al forno, morbida e cremosa all’interno e con una croccante e gustosissima crosticina in superficie... buonissima! A questo tipo di preparazione si presta benissimo la pasta rigata e bucata, che contiene e trattiene il condimento. Il cavolfiore, tra l’altro, è un ortaggio molto versatile, depurativo e dal sapore delicato. Per essere sicuri della sua freschezza, sceglietelo con infiorescenze sode e compatte, di colore bianco e senza ammaccature, e con le foglie verdi attaccate alla base.
Insieme a pinoli, uvetta e tuma costituisce il condimento di una delle tante versioni di pasta ‘ncasciata tipica siciliana: l’etimologia deriverebbe sia da “cacio”, per l’abbondante uso di formaggio che avvolge la pasta, sia da “cassa” per il contenitore che accoglie la pasta prima di finire la sua  cottura in forno.
Io ne preparo sempre una porzione in più per il giorno dopo: basta scaldarla pochi minuti e il vostro pranzo da scrivania è pronto! J