Si è svolta domenica scorsa nella splendida cornice del Grand Hotel S. Pietro di Taormina una giornata dedicata a giovani già
affermati chef, che hanno presentato le loro ricette in tre showcooking (qui il
link del mio articolo su cronachedigusto.it) e un cena finale con la degustazione
di un menu perfetto, per la scelta degli abbinamenti tra gli ingredienti, e dal
risultato più che soddisfacente. Di seguito una breve descrizione degli chef e
una rassegna di immagini dei loro straordinari piatti.
Vincenzo Candiano – Locanda Don Serafino, Ragusa Ibla
È l’anima della Locanda Don Serafino di Ragusa Ibla dal 2002, interprete riservato di una cucina d’autore che ha saputo costruire un mosaico perfetto di sapori tradizionali e tecniche innovative. Dalla sua parte una tendenza innata per l’estetica, che arricchisce la sua combinazione di ingredienti, vero e proprio inno al territorio ibleo: fava cottoia modicana, ragusano dop, latte di mandorla, cipolla di Giarratana, crudo di mare e quel tocco in più conferito dall’aroma delle erbe che Vincenzo cura personalmente. Cucina gaudente ma essenziale, fedele al territorio ma mai banale.
Il Mare, il
Pomodoro e l'Etna
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Minestra di
pasta mista di Gragnano Gerardo di Nola con tenerumi,
crema di basilico e falde
di pomodoro quasi candite
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Solare, dolce e determinata, Martina incarna
appieno le caratteristiche della sua isola, Salina, dove da 25 anni la famiglia
gestisce l’hotel Signum, fiore all’occhiello dell’accoglienza siciliana. In
cucina c’è cresciuta, accanto a papà Michele che l’ha avviata a quella che
ancora non si sente di definire la sua professione. In realtà Martina ha la
stoffa e la volontà necessaria per conquistare anche i palati più esigenti con
i suoi piatti, un mix perfetto di sapori eoliani e tendenze contemporanee, che
affiancano nel menu le ricette della tradizione, da sempre di casa al Signum.
Cannolo di baccalà
con pesto al basilico
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Il “Coniglio
farcito e tonnato”
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Hanno voluto dedicare il loro ristorante, nel cuore
del paese dell’arte della ceramica, a Giuseppe Coria, scrittore e gastronomo
siciliano. Talentuosi per natura, Domenico e Francesco, hanno affinato la loro
abilità alla scuola del Duomo di Ciccio Sultano, da cui hanno spiccato il volo
nel 2008 per iniziare la loro avventura. Scelta e tempi azzeccati, come
dimostra l’arrivo del riconoscimento della stella Michelin nel 2012. Le loro
ricette rievocano colori e profumi di una Sicilia autentica, con
un’interpretazione che dona leggerezza e originalità alle loro creazioni.
Filetto di
vitellino con crema di lenticchia nera di Ustica e stracotto di fogliolo
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Originario di Biella e siciliano d’adozione. Un
lungo girovagare, dopo la scuola alberghiera al nord, tra cucine di celebri
resort e tavole pluripremiate, con tappe anche negli Usa e in Australia. Al San
Pietro approda otto anni fa, decidendo di restarci, conquistato dalle materie
prime del territorio. Imprevedibili nella presentazione, giocosi al limite
dell’effetto sorpresa per gli accostamenti, i suoi piatti conquistano anche per
la riuscita rivisitazione della tradizione mediterranea in chiave gourmet. Alla
bagna caoda non può proprio rinunciare, anche se accanto ad un crudo di tonno
rosso.
Mezzi
paccheri gratinati con cavolfiori e bottarga, pistilli di zafferano ed uvetta
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Vastedda fritta
e mostarda alla cenere, zuppetta di cachi
vaniglia e polvere di noci
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1 commento:
quante cose buone, avrei voluto esserci anche io!! un abbraccio SILVIA
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