Al banco del pesce, quando ero bambina, era tra gli abitanti del mare che più mi affascinava: maestoso, dal colore brillante così simile al corallo e poi quella brillantezza, dovuta alla pelle così liscia e lucida, impossibile resistere alla tentazione di allungare di nascosto un ditino per accertarne quella scivolosità luccicante, e poi quei due occhi grandi ai lati della testa e i suoi innumerevoli tentacoli muniti di quelle strane ventose. Che felicità se, tra la ricchissima scelta che offrivano i pescatori, nella ruvida carta grigia che odorava di alghe e salsedine trovavo quello che per me era il re del mare. Golosissimo fritto ad anelli, squisito in umido con la patate e strepitoso accompagnato alla pasta, in una versione in cui la tecnica di cottura lo rende un vero primo piatto gourmet. Curiosi? Seguitemi in cucina.