Il 19 marzo, festa del papà, è la giornata dedicata alla golosa
preparazione delle zeppole e delle sfinci di S. Giuseppe. Il dolce tradizionale
della Sicilia è la sfince, una morbida frittella dagli ingredienti molto
semplici che può anche essere farcita dopo la frittura ma che comunemente si
consuma semplicemente spolverata di zucchero. Qui la ricetta di quelle che ho
preparato lo scorso anno. La zeppola appartiene all’antica tradizione
partenopea ed è un tripudio di golosità! Quest’anno ho voluto cimentarmi ma,
non me ne vogliano i puristi, ho optato per la cottura al forno…! Vi assicuro
che il risultato è stato apprezzato comunque, con buona pace dei sensi di
colpa…. ;) AUGURI PAPÀ!!!
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mercoledì 19 marzo 2014
lunedì 19 marzo 2012
Sfinci di S. Giuseppe e auguri a tutti i papà!
“Sfinci” in siciliano indica genericamente frittelle, e deriva dal latino spongia, ossia spugna per la morbidezza dell’impasto. Come la maggior parte dei dolci legati alle ricorrenze siciliane, anche questi sono probabilmente di origine conventuale. Quelle più famose sono quelle di Palermo, dalle grandi dimensioni e ricoperte da crema di ricotta e rifinite con scorzette di arancia candita. In tutta la Sicilia il 19 marzo si onora San Giuseppe con riti religiosi e la preparazione di pietanze che annunciano la rinascita e l’imminente arrivo della primavera. Oltre a varie altre preparazioni, tra cui i pani votivi aromatizzati con semi di papavero in superficie e semi di finocchio nell’impasto, (come quelli nella foto sotto) si preparano anche queste frittelle con diverse varianti un po’ in tutta la Sicilia. La mia è una versione semplicissima sia per gli ingredienti, che non prevedono né uova né latte, che per la preparazione, un gustoso modo per festeggiare S. Giuseppe e tutti i papà! J
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