La cuccìa è un piatto antichissimo della cucina popolare siciliana. Si tratta di grano cotto, condito in vari modi e consumato soprattutto in occasione della festività di S. Lucia. La ricetta originale prevede una lunga lavorazione: bisogna tenere il grano a bagno per 24-26 ore, lavarlo bene e cuocerlo a fuoco lento per circa 4-5 ore. A cottura ultimata, una volta scolato bene, si può condire nei modi più svariati, c’è chi ne apprezza una versione salata e spartana, con l’aggiunta solo di un filo d’olio e di un pizzico di sale ma la sua versione migliore è quella dolce, con l’aggiunta di zucchero, vaniglia, crema pasticcera, oppure caffè e cioccolato o ancora frutta candita e ricotta o con quello che più gradite.
Se non disponete del tempo e della
pazienza per seguire tutto il procedimento potere utilizzare il grano già cotto
e procedere solo alla seconda fase, arricchendolo con gli ingredienti che
preferite. La mia versione preferita, inutile dirlo, è quella con la ricotta. Devo
ammettere che da bambina non apprezzavo molto il sapore della cuccìa, soprattutto per l’usanza ennese di
mangiarla a colazione il giorno di S. Lucia ma vi assicuro che come dessert al
cucchiaio vi conquisterà con la sua bontà.