Poca ma buona: è la carne
presente sulla mia tavola. Che sia di bovino, suino, ovino o pollame (non
mangio coniglio e cavallo) non transigo sulla qualità e sulla provenienza e,
per quanto riguarda la frequenza, non più di due/tre volte a settimana. Edotte
valutazioni da parte di medici specialisti confermano che non sia il caso di allarmarsi
per la recente notizia secondo la quale l’OMS avrebbe raccomandato la
limitazione di carni rosse e lavorate perché a rischio cancerogeno. L’invito,
come sempre, è quello di tornare alla dieta mediterranea: frutta e verdura, olio
extra vergine di oliva, cereali, legumi, pesce, latticini, uova e naturalmente
e nelle giuste quantità anche carne. Oggi mi concedo un pranzo a base di
hamburger di qualità: carne di razza piemontese, verdure fresche, pane fatto in
casa ed un filo di olio extra vergine di oliva.