Non c’è inappetenza che tenga davanti ad un piatto di lasagne fumanti, ricche di sapore, profumate come un abbraccio sincero, che se proprio non riescono a liberarci di tutto quello che non va, perlomeno tengono un po’ alla larga i cattivi pensieri e la nostalgia. Il migliore ragù l’ho sempre mangiato a Bologna, non in osterie storiche o in locali pluristellati ma nella cucina degli zii Franco e Tanina, lei una cuoca insuperabile in tutto, con una marcia in più nella tradizione bolognese. Il più delle volte, il ragù accompagnava le tagliatelle, anch'esse preparate con cura da lei in casa, o sontuosi strati di sfoglia verde a comporre monumentali lasagne ed era subito festa in tavola.
Ma capitava
spesso, durante le mie frequenti trasferte, che preparassimo insieme gli
arancini siciliani, di cui lo zio era tanto ghiotto, e anche quella era una
festa con tutti i cugini attorno al tavolo. È proprio vero che casa a volte è
una persona, un’emozione, un ricordo. Oggi è una giornata da lasagne, che mai
definirò bolognesi per non fare torto all'eccellenza della zia, ma preparate
con lo stesso amore, l’unica medicina che ha il potere di curare l’anima.
Ingredienti:
Lasagne fresche 500 gr.
Per il ragù:
Carne macinata mista
(maiale e manzo) 600 gr.
Sedano 1
Carota 1
Cipolla 1
Passata di pomodoro
250 gr.
Concentrato
di pomodoro 2 cucchiai
Olio extravergine di
oliva 2 cucchiai
Vino bianco ½ bicchiere
Latte
q.b.
Alloro
una foglia
Sale e pepe q.b.
Per
la besciamella:
Latte
500 ml.
Burro
50 gr.
Farina
40 gr.
Sale q.b.
Noce moscata un
pizzico
Parmigiano reggiano grattugiato 100 gr.
Tritate il sedano, la
cipolla e la carota. Scaldate l’olio in una casseruola di coccio o comunque dal
fondo spesso e fate rosolare le verdure a fuoco vivo. Aggiungete la carne
macinata e continuate la rosolatura, sfumate con il vino bianco e, una volta
evaporato, aggiungete il concentrato e la passata di pomodoro. Mescolate,
aggiungete la foglia di alloro che rilascerà un buon aroma ed eliminerete a
cottura conclusa, coprite e lasciate cuocere su fuoco basso per almeno un paio
d’ore. Di tanto in tanto, aggiungete qualche cucchiaio di latte tiepido, un
trucco della zia Tanina per evitare che il ragù si asciughi troppo durante la
cottura e per renderlo più morbido. Aggiungete il sale solo a metà cottura e il
pepe a fine cottura, a piacimento.
Nel frattempo
preparate la besciamella. Fate fondere il burro in una casseruola, aggiungete
la farina e tostatela velocemente mescolando con un cucchiaio di legno,
aggiungete il latte poco alla volta, lavorando con una frusta per evitare la formazione
di grumi. Aggiungete un pizzico di sale e di noce moscata e continuate a
mescolare. Quando si sarà leggermente addensata cuocete ancora per un paio di
minuti, spegnete e tenete in caldo.
Adesso combiniamo la
nostra lasagna. Distribuite un velo di besciamella sul fondo di una teglia
quadrata o rettangolare, in base alle dimensioni della sfoglie di lasagna (se
volete assicurarvi che non si attacchino sul fondo potete rivestirlo con un
foglio di carta da forno per sicurezza). Disponete le prime sfoglie all’interno,
in modo da ricoprire tutto il fondo. Fate un altro strato di besciamella e
coprite con il ragù, aggiungete un po’ del parmigiano reggiano e continuate a
comporre gli strati in quest’ordine. Sull’ultimo strato di pasta versate solo
la besciamella e abbondante parmigiano reggiano. Coprite la teglia con un
foglio di alluminio e cuocete in forno preriscaldato a 200° per circa 20-25
minuti. Trascorso questo tempo, togliete l’alluminio e continuate la cottura
per altri 10 minuti o comunque fino a quando si sarà formata una bella
crosticina croccante in superficie. Sfornate, lasciate riposare qualche minuto
e servite.
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