Per il secondo anno sono stata
finalista al Premio Marietta, il riconoscimento dedicato agli appassionati di
cucina che si cimentano con una ricetta ispirata ai principi artusiani,
esercitando la scienza in cucina e
l’arte di mangiar bene. Devo ammettere che è stata una bella soddisfazione tornare
nelle cucine di Casa Artusi, a Forlimpopoli, ed è già stato un bel premio
cucinare di nuovo all’interno di questa bellissima struttura, anche senza arrivare
prima...
Quest’anno la giuria ha decretato vincitore il piatto sardo “culurgiones a ispighitta cun pumata”,
dei ravioli ripieni di patate chiusi a spiga e conditi con una salsa di
pomodoro.
Tradizionali e d’impronta regionale anche le ricette degli altri
concorrenti: polenta marida, rigatoni con la pajata, bavette caciuccate ed il
mio timballo di anelletti siciliani alla norma con ricotta salata e pesto di
pistacchio di Bronte (presto la ricetta).
A seguire si è svolta la consegna
del Premio Marietta ad honorem, dedicato ai talenti che onorano la cultura del
cibo e la qualità della tavola, che quest’anno ha visto protagonisti l’attore
Paolo Poli, l’artista Andy Luotto che ha presentato anche il suo ultimo libro “Padella
Story” e la famiglia Mambelli dell’omonimo caseificio, produttori da tre
generazioni di straordinari formaggi artigianali, tra cui ricotta, casatella,
ravvigiolo e squacquerone dop.
La festa artusiana prosegue fino
al 29 giugno, con laboratori, degustazioni e convegni.
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