È il re dello Stretto di Messina, immediatamente riconoscibile per la lunga ed affusolata protuberanza. Le dimensioni del pesce spada possono essere davvero straordinarie: fino a 4 metri di lunghezza ed oltre 300 chili di peso. Per catturarlo i pescatori utilizzano una particolare tecnica a bordo di imbarcazioni chiamate feluche. Le sue carni, pregiatissime, si prestano a diversi tipi di cottura, alla griglia, in umido o al forno ma anche crudo o affumicato. Gli involtini, detti in siciliano anche braciole, sono un ottimo modo per gustare le sue carni sode e compatte, in abbinamento ai profumi mediterranei dei capperi, dell’origano e delle mandorle tostate, e conditi con il classico salmoriglio.
Ingredienti per 4 persone
Pesce spada 12 fette sottilissime
Capperi 2 cucchiai
Pangrattato 80 gr.
Olio extra vergine di oliva 6 cucchiai
Mandorle tostate 30 gr.
Prezzemolo un mazzetto
Origano 1 cucchiaio
Aglio 1 spicchio
Dissalate i capperi sotto l’acqua corrente e tritateli grossolanamente insieme alle mandorle. Unite il trito al pangrattato e insaporite il tutto con due cucchiai di olio e il prezzemolo sminuzzato finemente. Risciacquate le fette di pesce e stendetele su un tagliere. Distribuite su ciascuna un po’ di olio prima di farcirle con il composto ed infilzatele per fermarle con uno stecchino di legno.
Ripassate le braciole in un po’ di olio e ancora nel pangrattato. Cuocetele in forno a 180° per 15 minuti.
Nel frattempo preparate il salmoriglio emulsionando l’olio rimasto con qualche cucchiaio d’acqua calda, l’aglio tagliato a fette o schiacciato e l’origano. Sfornate le braciole, disponetele su un vassoio con la salsa e servite subito.
1 commento:
Sono Messinese e vi posso garantire che sono buonissime!!!
Cinzia
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