"Salva la Biodiversità. Salva il Pianeta"! In questi giorni
sto collaborando nello spazio Slow Food ad Expo, un’area dedicata alla
divulgazione della salvaguardia della biodiversità e dei progetti che da anni
Slow Food promuove per la realizzazione di questi obiettivi. Dai 10.000 orti in
Africa, all’Arca del Gusto - che va alla ricerca di prodotti a rischio di estinzione
-, ai Presìdi - che tutelano le piccole comunità di agricoltori, allevatori e
pescatori ed i loro prodotti -, Slow Food pone al centro di tutte le sue
attività ad Expo il motto "Salva la Biodiversità. Salva il Pianeta", perché
solo ripartendo dalla biodiversità e preservandola per le generazioni future
sarà possibile nutrire il pianeta.
L’area Slow Food, 3.500 metri quadri progettata dallo studio Herzog
& De Meuron, si trova all’estremità orientale del Decumano, a fianco della
Collina Mediterranea. Al suo interno, sono ospitati la mostra interattiva
"Scopri la biodiversità", l’area degustazione "Slow Cheese"
e "Slow Wine", che prevede ogni settimana quattro formaggi a latte
crudo e vini in abbinamento ed il Teatro Slow Food che ogni giorno ospita le
esperienze di agricoltori, pescatori, trasformatori e cuochi della rete di Slow
Food e Terra Madre.
Tra gli eventi in calendario oggi anche l’incontro “Alimentazione
vegetariana e spiritualità. L’importanza della scelta del cibo per una
dimensione olistica della vita”, introdotto da Pietro Leeman chef e presidente
di “The Vegetarian Chance”, e con la presenza di Carlin Petrini, fondatore di
Slow Food.
Ma la vera sorpresa è l’orto allestito nello spazio esterno comune
alle tre strutture, un angolo di pace dove rilassarsi alla scoperta di varietà
orticole locali. Per sapere di più sulla presenza di Slow Food ad Expo cliccate
qui.
Alla scoperta degli altri padiglioni e curiosando tra le numerose aree
presenti all’interno di Expo, ho colto l’occasione anche per una sosta gourmet
nello spazio Identità Expo, ideato da Paolo Marchi, curatore di Identità Golose
e dedicato all’alta cucina ed ai suoi protagonisti.
Andrea Ribaldone |
Oltre duecento chef si stanno
alternando nelle cucine di questo raffinato temporary
restaurant mentre i pranzi portano la firma di Andrea Ribaldone, chef dei
Due Buoi di Alessandria e food & beverage director di JSH Hotels Collection,
al quale è stato affidato il ruolo di executive chef e coordinatore della
brigata, con il compito di portare in tavola tutti i giorni il menu del
cosiddetto "fuori orario", quattro portate vini compresi. A questo
link trovate l’articolo completo su Cronache di Gusto e di seguito le foto dei
piatti del menu di lunedì 14 settembre.
Calamari al nero di seppia con crema di piselli |
Carnaroli alla crema di zucca, polvere di amaretti, semi di zucca tostati ed olio di zucca |
Petto d’anatra con fagioli della Val Borbera, olio alla ‘nduja, dadolata di pera e misticanza |
In un’esposizione internazionale ma che vuole raccontare la bellezza
dell’Italia, ho trovato coerente ed apprezzata la presenza di Eataly con i suoi
ristorantini regionali e lo spazio dedicato all’arte, dalle installazioni
dedicate alla biodiversità agroalimentare alla mostra “Il tesoro d’Italia”, a
cura di Vittorio Sgarbi con oltre 100 opere d’arte, per scoprire i grandi artisti
italiani. Vuoi mettere il fascino di gustare una delle migliori piadine della Romagna
dopo avere ammirato Guttuso…?!
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