mercoledì 16 settembre 2015

Il mio Expo, tra difesa della biodiversità, alta cucina e piatti regionali


"Salva la Biodiversità. Salva il Pianeta"! In questi giorni sto collaborando nello spazio Slow Food ad Expo, un’area dedicata alla divulgazione della salvaguardia della biodiversità e dei progetti che da anni Slow Food promuove per la realizzazione di questi obiettivi. Dai 10.000 orti in Africa, all’Arca del Gusto - che va alla ricerca di prodotti a rischio di estinzione -, ai Presìdi - che tutelano le piccole comunità di agricoltori, allevatori e pescatori ed i loro prodotti -, Slow Food pone al centro di tutte le sue attività ad Expo il motto "Salva la Biodiversità. Salva il Pianeta", perché solo ripartendo dalla biodiversità e preservandola per le generazioni future sarà possibile nutrire il pianeta. 

L’area Slow Food, 3.500 metri quadri progettata dallo studio Herzog & De Meuron, si trova all’estremità orientale del Decumano, a fianco della Collina Mediterranea. Al suo interno, sono ospitati la mostra interattiva "Scopri la biodiversità", l’area degustazione "Slow Cheese" e "Slow Wine", che prevede ogni settimana quattro formaggi a latte crudo e vini in abbinamento ed il Teatro Slow Food che ogni giorno ospita le esperienze di agricoltori, pescatori, trasformatori e cuochi della rete di Slow Food e Terra Madre. 
Tra gli eventi in calendario oggi anche l’incontro “Alimentazione vegetariana e spiritualità. L’importanza della scelta del cibo per una dimensione olistica della vita”, introdotto da Pietro Leeman chef e presidente di “The Vegetarian Chance”, e con la presenza di Carlin Petrini, fondatore di Slow Food. 

Ma la vera sorpresa è l’orto allestito nello spazio esterno comune alle tre strutture, un angolo di pace dove rilassarsi alla scoperta di varietà orticole locali. Per sapere di più sulla presenza di Slow Food ad Expo cliccate qui

Alla scoperta degli altri padiglioni e curiosando tra le numerose aree presenti all’interno di Expo, ho colto l’occasione anche per una sosta gourmet nello spazio Identità Expo, ideato da Paolo Marchi, curatore di Identità Golose e dedicato all’alta cucina ed ai suoi protagonisti. 
Andrea Ribaldone
Oltre duecento chef si stanno alternando nelle cucine di questo raffinato temporary restaurant mentre i pranzi portano la firma di Andrea Ribaldone, chef dei Due Buoi di Alessandria e food & beverage director di JSH Hotels Collection, al quale è stato affidato il ruolo di executive chef e coordinatore della brigata, con il compito di portare in tavola tutti i giorni il menu del cosiddetto "fuori orario", quattro portate vini compresi. A questo link trovate l’articolo completo su Cronache di Gusto e di seguito le foto dei piatti del menu di lunedì 14 settembre.
Calamari al nero di seppia con crema di piselli
Carnaroli alla crema di zucca, polvere di amaretti, semi di zucca tostati ed olio di zucca
Petto d’anatra con fagioli della Val Borbera, olio alla ‘nduja, dadolata di pera e misticanza

In un’esposizione internazionale ma che vuole raccontare la bellezza dell’Italia, ho trovato coerente ed apprezzata la presenza di Eataly con i suoi ristorantini regionali e lo spazio dedicato all’arte, dalle installazioni dedicate alla biodiversità agroalimentare alla mostra “Il tesoro d’Italia”, a cura di Vittorio Sgarbi con oltre 100 opere d’arte, per scoprire i grandi artisti italiani. Vuoi mettere il fascino di gustare una delle migliori piadine della Romagna dopo avere ammirato Guttuso…?!

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