Quando gusto e leggerezza si incontrano nel piatto…bando a grassi,
intingoli e calorie superflue, soprattutto in questi giorni che gli attentati
alla linea, (tra colazioni, preaperitivi aperitivi e postapertivi, pranzi,
merende, di nuovo aperitivi nella stessa sequenza, cene e dopocene), sono
serviti su un vassoio d’argento… e allora meglio scegliere degli abbinamenti
che ci possono garantirci sapore ma anche tanto benessere. Come il ripieno di
questi cannelloni, una farcia delicata di broccolo e ricotta ovina, il primo,
un ortaggio indispensabile nella nostra dieta, per il contenuto di vit. C e l’azione
disintossicante che ha sul nostro organismo,
il secondo un formaggio leggero ed altamente digeribile con un buon contenuto
di proteine. E per un tocco sanamente goloso in più una morbida salsa
besciamelle, preparata con latte di soia e olio extra vergine di oliva al posto
del burro.
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domenica 28 dicembre 2014
mercoledì 24 dicembre 2014
Tortini di patate, bietola ripassata, ricotta infornata e mandorle
La Vigilia per tradizione si festeggia preparando ricette “di
magro”. Bandita dalle tavole, dunque, qualsiasi
tipo di carne e via libera a pesci, formaggi e verdure. Il menu della mia famiglia
per consuetudine è abbastanza tradizionale ma negli anni si arricchisce di
ricette di nuova e spesso istantanea ispirazione, come questa, inventata su due
piedi quando ci siamo resi conto di non avere pensato all’antipasto…ingredienti
semplicissimi ma che abbinati tra di loro creano una gustosa combinazione di
sapori. Un dettaglio decorativo a tema natalizio e Buon Natale a tutti..!
domenica 14 dicembre 2014
Cannolo salato con crema di mozzarella di bufala campana Dop, gel di pomodoro, polvere di nero di seppia, sabbia di capperi croccanti e cucunci
“Pasta, Mozzarella e Pummarola. Un viaggio essenziale”, il contest de Le strade della Mozzarella e la mia
seconda ricetta. Dopo aver giocato con un dolce, stavolta ho voluto
reinterpretare un classico della pasticceria siciliana in chiave salata. Il
tradizionale cannolo di ricotta diventa un croccante pacchero fritto, ripieno di
crema di mozzarella di bufala campana Dop con la nota sferzante della polvere
di nero di seppia e della sabbia di capperi al posto del cacao e del
pistacchio, ingredienti che solitamente arricchiscono il dolce siciliano. Alla
base un gel di pomodoro San Marzano DOP Agrigenus e per finire una spolverata
di origano e cucunci di Salina, il frutto della pianta del cappero, dal sapore
intenso e dalla consistenza carnosa, per equilibrare la sensazione fluida del
pomodoro e quella vellutata della crema di mozzarella.
Con questa ricetta partecipo al contest “Pasta
Mozzarella e Pummarola. Un viaggio essenziale” organizzato da Le Strade dellaMozzarella.
lunedì 8 dicembre 2014
Baci di Sorrento ripieni di mousse di mozzarella di bufala Dop con granita di pomodoro Corbarino, noci di Sorrento, limone sfusato di Amalfi, miele di arancio e cioccolato bianco
“Pasta, Mozzarella e Pummarola. Un viaggio essenziale”. È il tema del
nuovo contest de Le Strade della Mozzarella. Tre ingredienti principali, Mozzarella
di Bufala Campana Dop, Pasta di Gragnano IGP del Pastificio dei Campi, ed a
scelta uno dei Grandi Pomodori Campani tra San Marzano DOP Agrigenus, Piennolo
del Vesuvio DOP L’Orto di Lucullo e Corbarino I Sapori di Corbara, alimenti simbolo
della dieta mediterranea e di una qualità straordinaria con cui creare un
piatto che rispecchi il concetto di essenzialità, nella presentazione del
piatto e di pensiero, come richiesto dal regolamento del contest. La mia scelta
è quindi stata quella di pochi altri ingredienti, sapori puliti e cotture
essenziali.
Per la mia prima ricetta ho scelto il formato di pasta tipo Tofette di
Gragnano “Pastificio dei Campi” che mi ha da subito ispirato una preparazione
dolce ispirata al territorio campano. Dopo qualche riflessione mi è venuta in
mente la forma dei baci di Sorrento, ripieni, a differenza dei cugini
piemontesi, di una morbida crema bianca, in questo caso una mousse di Mozzarella
di bufala campana Dop. Per bilanciare la dolcezza del piatto ho creato una
granita di pomodoro, dal sapore ben bilanciato anche grazie alla nota morbida
del cioccolato bianco. E per completare la nota croccante ed aromatica delle
noci di Sorrento, il profumo del limone sfusato di Amalfi e l’appena
percettibile sensazione fluida dell’avvolgente miele di arancio.
Con questa ricetta partecipo al Contest “Pasta Mozzarella e
Pummarola. Un viaggio essenziale” organizzato da Le Strade della Mozzarella.
lunedì 24 novembre 2014
Sfincione di Natale
Non la solita preparazione, tipico street food palermitano, ma una
focaccia di Natale! Per il contest Menù di Natale del Consorzio della Denominazione di San Gimignano. Lo sfincione è una preparazione da cibo di strada tipica di
Palermo da consumare non solo nel periodo natalizio e di cui qui trovate la
ricetta originale. Da tradizione a casa mia il giorno della vigilia si
preparano, con grande gioia ed attesa, sempre le stesse pietanze e la magia del
Natale si ripete anche in cucina: macco di fave, frittelle di baccalà e
cavolfiore (qui la ricetta postata lo scorso anno), impepata di cozze, carciofi
fritti in pastella e poi varie ed eventuali in base alla disponibilità del
pescato. Per il prossimo Natale mia sorella ha avuto un’idea super: trasformare il classico
sfincione palermitano in una focaccia di Natale, da servire come antipasto. Come? Sostituendo alla passata
di pomodoro il macco di fave e alle alici il baccalà. Una variante anche nell’uso
del formaggio, al posto del pecorino un tocco di ragusano dal sapore più dolce,
come auguro a tutti voi sia questo Natale ed i prossimi giorni di feste!!
In abbinamento un calice di Vernaccia di San Gimignano DOCG, Palagetto Tenute Niccolai. L'aromaticità del finocchietto selvatico è esaltata dalle note floreali del vino mentre la sua sapidità sostiene la rotondità della crema di fave ed accompagna il sapore dolce del formaggio. La sua freschezza e mineralità, inoltre, sostengono il sapore intenso del pesce.
In abbinamento un calice di Vernaccia di San Gimignano DOCG, Palagetto Tenute Niccolai. L'aromaticità del finocchietto selvatico è esaltata dalle note floreali del vino mentre la sua sapidità sostiene la rotondità della crema di fave ed accompagna il sapore dolce del formaggio. La sua freschezza e mineralità, inoltre, sostengono il sapore intenso del pesce.
mercoledì 19 novembre 2014
Paccheri ripieni di baccalà, patate e cavolfiore allo zafferano e pecorino su passata di ceci e rosmarino
Sono stata coinvolta in
una bellissima iniziativa da parte del Consorzio della Denominazione di San Gimignano, nato oltre quarant’anni fa per riunire i produttori della Vernaccia
di San Gimignano e valorizzare questo vino ed il territorio di produzione. Tema
del contest è il Menu di Natale. Avevo pensato ad un piatto a base di crudo di
pesce o a qualche variante insolita ma per me Natale è tradizione e casa… Ecco
quindi una ricetta dove sono presenti due ingredienti base delle feste in Sicilia,
il baccalà ed i legumi ma in una nuova veste: un morbido ripieno racchiuso in
una pasta secca formato paccheri, dalla consistenza tenace per un piacevole contrasto. La
dolcezza della farcia è equilibrata dalla sapidità del pecorino siciliano e
dalla nota aromatica dello zafferano. In abbinamento un calice di Vernaccia di
San Gimignano DOCG, Palagetto Tenute Niccolai.
La mineralità del vino
sostiene bene il sapore del pesce mentre la sua sapidità dà forza alla nota
dolce del ripieno, dove sono presenti anche patate e cavolfiore. I sentori floreali accompagnano alla perfezione la nota di
zafferano e la sua acidità bilancia la complessiva rotondità del piatto.
sabato 15 novembre 2014
La brioche della zia Terry con Le Gruyere DOP
Devo ammetterlo, sono stata una bambina ipercoccolata… ed ipernutrita,
vivendo un’infanzia circondata da tanto affetto e da tanto buon cibo…! Mi
svegliavo solleticata dall’aroma di vaniglia che avrei ritrovato nella ricca
crema che mio papà preparava per colazione, stravedevo dalla felicità davanti
ad un vassoio di arancini preparati da mia mamma, mi riconciliavo con il mondo
dopo un pranzo dai nonni…
Tra le tante leccornie che custodisco nelle ricette del cuore c’era “la
brioche della zia Terry”, una morbida e leggera pasta lievitata a base di
farina, uova e margarina che racchiudeva un ghiottissimo ripieno di formaggio Gruyere
DOP e salumi in un abbraccio di vellutata besciamelle… un piatto che nutriva il
corpo e l’anima per la straordinaria bontà e la cura con cui veniva preparato.
Con il naso schiacciato contro lo sportello del forno aspettavo di vedere la
pasta superare il bordo della teglia fino a diventare lucida e dorata mentre il
suo aroma si diffondeva per tutta la casa. Una volta estratta bisognava
attendere qualche minuto prima di poterla tagliare e l’attesa aumentava
l’acquolina… finalmente arrivava anche la mia porzione e potevo allora scoprire
la golosa farcitura con il sapore inconfondibile di Le Gruyere DOP, dolce ed
avvolgente… In verità, la versione originale di questa ricetta apparteneva a
zia Tanina, un’altra donna che sapeva deliziarci, anche con i suoi piatti… Avevo
pensato di modificare la ricetta, alleggerendola un po’, ma poi non me la sono
sentita, pensando di fare un torto alle mie zie…In fondo, cosa sarebbe la
felicità senza mamma e papà, nonni e zii che ci dimostrano il loro affetto
anche a tavola…?!
Con questa ricetta partecipo al contest #noiCHEESEamo ideato da
Formaggi dalla Svizzera e Peperoni e patate.
sabato 8 novembre 2014
Pappardelle con ragù di anatra e tris di mela
E già... l’autunno è arrivato! E con
lui le giornate che si accorciano, i maglioni sopra le camicie e gli ombrelli
sempre in borsa… ma sono arrivati anche tanti buoni cibi di stagione, ortaggi e
frutta, innanzitutto! :)
Tra questi soprattutto le mele, che ho imparato a consumare solo se prodotte in
Italia e nel ristretto tempo in cui avviene il raccolto, con grande beneficio per
gusto e salute! La mela è uno dei frutti
più coltivati al mondo e ne esistono numerose cultivar, come Gala, Fuji,
Golden, Red Delicious, Granny Smith, Renetta ed Annurca per citare le più note.
Ci sono poi altre varietà, antiche e meno conosciute, eccellenti sotto il
profilo organolettico, tra cui Runsè, Verdone, Rugginosa e Mela Pera. Oltre che
squisite, le mele contribuiscono anche al nostro benessere fisico, perché ricche
di vitamine B, C, E e PP, oltre ad essere depurative, digestive e tonificante. A Cavour, dall'8 al 16 novembre si terrà la 35^ edizione di Tuttomele, un evento con un ricco programma tutto attorno alla mela! Estremamente
versatile nella cucina dolce, a me piace molto il suo abbinamento anche a cibi
salati, come formaggi e carne bianca. In questa ricetta ho trovato un abbinamento
ideale con un ragù di anatra, declinata in tre versioni, insolite ma secondo me
indovinate per connubio di sapori e diverse consistenze: cremosa e aromatica in
salsa, dolce nei tocchetti caramellati e croccante in una chips con farina di
mais. Per la categoria creazioni salate a base di mela, "Con questa ricetta, partecipo al contest : "TUTTOMELE" in
collaborazione con UIR, UNIONE ITALIANA RISTORATORI E SAPORIE.
lunedì 3 novembre 2014
Falsomagro con Emmentaler DOP
#noiCHEESEamo: è il nuovo contest ideato da Formaggi dalla Svizzera e
Peperoni e patate. Quest’anno il tema è quello delle ricette del cuore, nelle
quali utilizzare l’Emmentaler DOP per una e il Gruyère DOP per l’altra, compito
abbastanza semplice per me che con entrambi questi formaggi ci sono cresciuta…!
Il primo dal sapore agrodolce e leggermente piccante con quell’aroma
inconfondibile di noce, la crosta con la scritta in rosso e, soprattutto, quella particolare occhiatura, che da bambina usavo come binocolo, prima di assaporarlo pian piano tutto intorno fino a lasciare
solo il “buco” che si scioglieva lentamente in bocca. Il secondo, che chiamavo "lo svizzero", dall'aroma inconfondibile, lo distinguevo, oltre che per la mancanza di buchi e la pasta omogenea color avorio, per la crosta brunastra ed il sapore intenso di alpeggio.
L’Emmentaler DOP, che ho utilizzato in questa prima ricetta del cuore, era per me semplicemente il “formaggio coi buchi”, squisito
ed atteso companatico della merenda che
mia nonna mi preparava il pomeriggio prima di andare al catechismo, un gesto di
tale cura ed amore che ancora oggi il mio panino preferito rimane quello con l’Emmentaler
DOP…
Lo stesso formaggio che si andava a comprare il sabato dal salumiere,
dove si era certi di trovare l’originale, e che sarebbe servito per preparare
qualche succulento piatto della festa il giorno dopo. L’indomani mattina mi
arrampicavo su una sedia ed osservavo mamma e papà preparare il “falsomagro”,
un’antica preparazione siciliana di origine francese, una larga fetta di manzo
che racchiude una ricca farcitura. Naturalmente ogni famiglia ha la sua ricetta
della tradizione: a casa mia si prepara da sempre con prosciutto cotto,
spinaci, uova sode e naturalmente l’Emmentaler DOP a fette, golosa tentazione,
tanto che non sapevo rinunciare ad afferrarne un pezzetto di nascosto e
portarlo furtivamente alla bocca, sotto lo sguardo indulgente dei miei
genitori, da bambina così come ancora oggi…
martedì 28 ottobre 2014
Salone del Gusto 2014: la mia top ten tra vecchie e nuove passioni
Sono arrivata al mio Salone del Gusto numero 6! Mi sembra
un’eternità…sarà per la natura biennale dell’evento, sarà perché insieme a
questa manifestazione ci sono un po’ cresciuta.. dal mio primo ingresso nel
2002, - quando ho scoperto un MONDO, di prodotti, storie, territori, abilità
artigianali e tutto mi affascinava in un incanto perpetuo -, ad oggi, che
continuo a perdermi nei meandri del Lingotto... ma con una professionalità ed
un’esperienza che ho acquisito anche grazie a Slow Food!
La voglia di far diventare un mestiere quello che tanti anni fa
giudicavo solo un interesse da condividere con pochi intimi, “fissati” come me
con la qualità di ciò di cui ci nutriamo, mi ha permesso di acquisire due
esperienze per me fondamentali all’interno dell’associazione di Bra, nel 2006
per l’organizzazione dei 1000 cuochi di Terra Madre e nel 2010 nell’ufficio
stampa prima e durante il Salone. A seguire l’ambito traguardo di giornalista e
questo blog.
Per questo motivo andare al Salone è per me un po’ come ritrovarsi ad
una festa con vecchi amici, ex colleghi, cuochi, produttori, giornalisti…
Quest’anno poi, oltre a partecipare di nuovo in diretta alla cena 2.0
organizzata dal Consorzio del Parmigiano Reggiano, sono stata ospite al loro stand per la presentazione del nuovo ricettario CrossCooking,
cucina internazionale con il parmigiano reggiano tra gli ingredienti.
La mia
ricetta, Cous Cous con polpettine speziate, verdure e ceci in doppia crosta di
Parmigiano Reggiano,
la trovate qui.
Questa è la mia top ten (in ordine sparso) tra vecchie
passioni e nuove conquiste (Sicilia esclusa per par condicio):
Il burro di Beppino Occelli (e l’elenco completo dei suoi formaggi..) |
STORICA PASSIONE
Il calendario Lavazza per i 10.000 orti in Africa e tutti i caffè che mi ha fatto assaggiare Edoardo… |
NUOVA CONQUISTA
Il gelato all’azoto di Christian&Manuel Costardi |
RECENTE PASSIONE
Il pane del contadino del Mulino Marino |
RECENTE PASSIONE
Il giuinot di Guido Castagna |
RECENTE PASSIONE
STORICA PASSIONE e NUOVA CONQUISTA
Il panettone di Dario Loison (e l’elenco completo dei suoi dolci..) |
RECENTE PASSIONE
La pasta del pastificio dei Campi |
RECENTE PASSIONE
La patata turchesa ed una memorabile cucina abruzzese |
NUOVA
CONQUISTA
Le bombette pugliesi |
STORICA PASSIONE
mercoledì 22 ottobre 2014
Taormina Gourmet
Per il secondo anno Taormina fa da sfondo alla manifestazione di
Cronache di Gusto che durante tre giorni ha
raccontato una parte del mondo dell’enogastronomia attraverso degustazioni,
cooking show e forum, questi ultimi dedicati a Expo 2015 ed al futuro del vino.
Quest’anno è toccato anche a me occuparmi della presentazione di alcuni
cooking show: quattordici chef per altrettante dimostrazioni dal vivo di alta
cucina, seguite con grande interesse da un pubblico sempre più consapevole ed
esigente, non solo tra gli addetti ai lavori.
Il primo ad
accendere i fornelli è stato Cristhian Busca - Il Picciolo Etna Golf Resort di
Castiglione di Sicilia, con una declinazione di capone in tre varianti (qui il link dell'articolo).
Stuzzicante la rivisitazione di Crescenzo Scotti - Il Cappero, Therasia Resort
di Vulcano, uno chef che secondo me farà presto parlare di sé… (leggi qui).
Agnello alla griglia che non c'è - Crescenzo Scotti |
Tra gli
interventi che hanno suscitato maggiore interesse, la lezione di Fabio Picchi
de Il Cibreo di Firenze,
grande amico dal 2006, tra i “miei” mille cuochi per Terra Madre…
Fabio Picchi |
Un poeta
della cucina, schietto e viscerale allo stesso tempo, alle prese con una
“lezione di cucina numero 0”, intercalata dalla preparazione di una magistrale
caponata con lonza di suino nero dei Nebrodi, tra i cavalli di battaglia di Nuccia Triscari Barbera dell’Antica Filanda di Caprileone.
Fabio Picchi con Nuccia Triscari Barbera |
La caponata di Nuccia Triscari Barbera |
Originale
l’interpretazione in chiave salata del simbolo della pasticceria catanese “la
minna di Sant’Agata” di Andrea Macca - Donna Carmela di Riposto come quella del
“Rooo Shek” sperimentale hamburger con battuta d’asino di Andrea Graziano – Fud
di Catania, mentre grande curiosità ha suscitato il baccalà in vasocottura di
Carmelo Floridia, tra i piatti del suo nuovo locale Gurmè a Modica.
Provocatorio
l’intervento di Andrea Ribaldone - I due Buoi di Alessandria
che ha scosso la platea incitando ad uno svecchiamento ed una maggiore unione
in cucina. Memorabile il suo dessert, poco “dessert” a base di frutta e verdura
fresche.
Encomiabile
l’impegno di Peppe Barone - Fattoria delle Torri di Modica per il recupero di
antiche varietà di grano, come il russello con cui ha creato una Pastratedda con zucchina, cozze e
calamari.
Gioca sui contrasti di struttura e
consistenze la crostatina di alici e patate profumate alla menta, carciofi
croccanti e la loro crema di Carmine Iaquinangelo - Grand Hotel San Pietro di
Taormina.
crostatina di alici e patate profumate alla menta, carciofi croccanti e la loro crema |
Ed infine ha
conquistato tutti con il suo raviolo di mais tostato, storione e caviale
affumicato, Giancarlo Perbellini, che presto inaugurerà il suo nuovo ristorante
Casa Perbellini a Verona: rotondo, sapido, rustico ed elegante insieme, un
piatto simbolo e spartiacque tra diverse generazioni dell’alta ristorazione italiana.
raviolo di mais tostato, storione e caviale affumicato |
Ed ancora le
creazioni di Angelo Sabatelli, dell’omonimo Ristorante a Monopoli, Caterina
Ceraudo - Ristorante Dattilo, Strongoli, Alberto Rizzo - Osteria dei Vespri di
Palermo, Seby Sorbello - Ristorante Parco dei Principi di Zafferana Etnea.
Fuori evento
merita una segnalazione il locale Santanera a Taormina: piacevole sosta con le
creazioni di Natale Briguglio, accompagnate
da long drinks a base di frutta e verdura, anche a tutto pasto.
la sala del Santanera |
Anche
quest’anno Taormina Gourmet è stata
l’occasione per conoscere nuovi ingredienti, scoprire diversi punti di vista ed
abbinamenti, affinare intuizioni e trovare nuove fonti di ispirazione, non solo
in cucina…
E intanto si
lavora già alla prossima edizione, dal 24 al 26 ottobre 2015, a Taormina
naturalmente…
domenica 19 ottobre 2014
Panella e Mandolino
Cosa succede se una fetta di
mandola, il salame dal prosciutto si traveste da tortellino?! Naturalmente
diventa un mandolino..! ;) Eccola la
mia seconda ricetta per il Contest Happy hour DOP con i salumi Peveri. Anche
qui un’interpretazione di un classico rivisitato che fa incontrare Panella,
tonda e giocosa frittella, e Mandolino, gaudente ed estroso tortellino: la
panella, è una frittella a base di farina di ceci, tipico street food
palermitano, che in genere si accompagna a crocchette di patate, chiamate crocchè. La patata in questo caso è il
ripieno, insieme al pomodoro secco, di questo originale tortellino creato con
la mandola del salumificio Peveri. Un perfetto mix di colori, consistenze e
sapori per un aperitivo che ha per protagonista le tipicità del nostro
territorio.
giovedì 16 ottobre 2014
Cannolo di mandola su cialda di pecorino con insalata russa e capperi
Happy hour: irrinunciabile rito dopo una giornata di lavoro
per condividere un po’ di tempo con gli amici degustando prodotti di qualità.
Per me è questo il significato dell’aperitivo, sempre più raro da trovare di
buon livello al bar ma riproducibile in casa con ingredienti di eccellenza.
Come
i salumi del salumificio Peveri, l’azienda che ideato il Contest Happy hour DOP
con il salumi Peveri, dedicato ad un Happy Hour più attento che promuova la
tipicità dei loro salumi.
Per la mia ricetta ho scelto la mandola, il salame
dal prosciutto prodotto con carne magra ed ingredienti naturali seguendo un
metodo tradizionale. Come in molte mie ricette ho voluto interpretare questo
prodotto con un tocco della mia tradizione, quella siciliana. Ecco allora un
cannolo, ma in versione salata, ripieno di insalata russa la cui dolcezza è
equilibrata dalla sapidità dei capperi. Il tutto avvolto in una cialdina di
pecorino siciliano, ottima per un perfetto finger food e croccante quanto basta
per bilanciare la dolcezza del ripieno del cannolo.