domenica 16 ottobre 2011

Crostata di cachi, nocciole caramellate e cioccolato fondente


La base della crostata è uno scrigno molto versatile, che mi risolve in moltissimi casi la scelta del dolce da preparare per il pranzo della domenica. Basta variare il ripieno e il gioco è fatto! ;)
Con l’autunno che avanza sto approfittando delle primizie e il leit motiv della mia cucina in questo momento sembra il colore arancione di frutta e verdura di stagione. Tra questi l’asiatico cachi, uno dei miei frutti preferiti, dal sapore deliziosamente zuccherino e dalla consistenza morbida e gelatinosa tanto da sostituire egregiamente confetture e creme.
Accompagnato a yogurt o formaggi cremosi è già un piacevolissimo dessert..! :)

giovedì 13 ottobre 2011

Gnocchi di semolino, zucca, speck e noci

Giovedì gnocchi! Così recitava un vecchio adagio. Ai più famosi cilindretti di pasta di patate ho preferito questa volta quelli di semolino, conosciuti anche come gnocchi alla romana.
La ricetta base prevede semola di grano duro, latte, burro e formaggio grattugiato per la fase finale della gratinatura in forno. Io ho arricchito l’impasto con zucca e speck, e prima di andare in forno generosa dose di parmigiano reggiano grattugiato e granella di noci. Inoltre, ho alleggerito la ricetta tradizionale, usando solo metà dose di latte e per la restante parte l’acqua di cottura della zucca ed eliminando i tuorli d’uovo.

Ed anche con questa ricetta partecipo al contest:

sabato 8 ottobre 2011

Risotto zucca, zafferano e piacentinu ennese dop


Dentro una dura corazza nasconde un polpa arancione e dolcissima, adatta a scaldare i primi freddi autunnali. Diversa per varietà, colore e forma la zucca è uno degli ortaggi più allegri della nuova stagione e adatta per questo motivo ad accompagnarci nel cambio di stagione ;)  
Il loro consumo spesso è legato a ricette regionali, come il ripieno dei ravioli mantovani, abbinata alle olive nella versione siciliana in agrodolce o candita nella decorazione della cassata.
Ottimo l’abbinamento anche con il riso per la preparazione di raffinati primi piatti. Se di dimensioni regolare può essere scavata ed utilizzata come contenitore per il risotto con un bell’effetto in tavola.
Nella mia versione ho usato un formaggio siciliano, molto particolare: il piacentinu ennese dop, un pecorino da latte crudo arricchito da pepe nero in grani e zafferano, che gli dà un bel colore giallo oro e un sapore molto intenso.
Per finire una manciata di zafferano e un pizzico di cannella in polvere.

Con questa ricetta partecipo al contest:

giovedì 6 ottobre 2011

Guide 1/“I ristoranti d’Italia 2012″ dell’Espresso

 
Con l’autunno tornano le tanto attese guide: chi sale e chi scende nei punteggi, chi sparisce e tutte le novità della cucina italiana, che, scrive Enzo Vizzari, direttore delle Guide dei ristoranti e dei vini dell’Espresso “è e resterà viva, moderna e aperta”.
Proprio la guida ai “I ristoranti d’Italia 2012″ dell’Espresso è stata la prima ad essere presentata, il 6 ottobre a Firenze. Tradizione, innovazione e valorizzazione dei prodotti locali le parole chiave alla base delle classifiche. La Lombardia è la regione con il più alto numero di ristoranti al top, seguita da Campania e dal Piemonte.
Ben 21 i “tre cappelli”, massimo riconoscimento della guida, con La Francescana di Modena di Massimo Bottura per il secondo anno consecutivo in testa con 19,75/20.
 
Ecco gli altri ristoranti sul podio con un punteggio dai 19,5/20 ai 18/20:
Vissani di Baschi, Le Calandre di Sarmeola di Rubano, la Pergola del Rome Cavalieri di Heinz Beck, Uliassi di Senigallia, Piazza Duomo di Alba di Enrico Crippa, Combal.Zero di Rivoli Torinese, Cracco di Milano, Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio, Enoteca Pinchiorri di Firenze, Reale di Castel di Sangro, Villa Crespi di Orta San Giulio, il Canto dell’Hotel Certosa di Maggiano, a Siena, Antica Corona Reale di Cervere, Madonnina del Pescatore di Senigallia, La Peca di Lonigo, Osteria del Povero Diavolo di Torriana, Trussardi alla Scala di Milano, La Madia di Licata, Duomo di Ragusa, e Torre del Saracino di Vico Equense.
 
Gli altri premi:
 
Il Premio “Giovane dell'anno” per la Guida 2012 è Francesco Sposìto della Taverna Estia di Brusciano, Napoli, mentre tra le new entry la giovane promessa Damiano Donati, chef del Serendepico di Capannori, Lucca.
 
I sette giovani emergenti 2012
Gian Michele Galliano, Valentine a Roburent (Cn)
Donato Damiani, Serendepico a Capannori (Lu)
Paolo Gatta, Pascià a Invorio (No)
Andrea Aprea, Park Hyatt a Milano
Sergio Preziosa, Galù a San Secondo Parmense (Pr)
Arcangelo Tinari, Villa Maiella a Guardiagrele
Giuseppe Mancino, Il Piccolo Principe a Viareggio
 
I piatti dell’anno
Risotto al Pomodoro al Cinzia di Manuel e Christian Costardi
 
Ad Enrico Crippa, chef del Piazza Duomo di Alba va il premio Tenimenti Angelini - L'Espresso per “il pranzo dell'anno”.
 
Novità dell’anno, Caffé Quadri di Venezia.

domenica 2 ottobre 2011

Apple Pie di Nonna Papera

 
Chi non ricorda le mitiche torte preparate da Nonna Papera per nipoti e pro nipoti e che puntualmente Ciccio rubava dal davanzale? Non so a voi, ma a me quella bella immagine in versione fumetto del dolce fumante nella sua bella pirofila di smalto rosso faceva venire una certa acquolina.. tanto che oggi è uno dei miei dolci preferiti..! :)
La ricetta originale, di origine anglosassone e da li sbarcata poi negli Stati Uniti, prevede la caratteristica copertura una volta riempita la base inferiore, particolare che la distingue da una crostata e la fa assomigliare di più ad una torta, pie appunto.
Nella mia versione io ho arricchito il ripieno con una profumatissima crema pasticcera alla vaniglia che avvolge le mele e, naturalmente, ho usato una pirofila smaltata rosso ..;)

sabato 24 settembre 2011

Cous Cous Fest


Cibo che unisce, perché comune a molte culture del mediterraneo e del mondo. È il cous cous, vissuto preparato e consumato in molteplici varianti, ma pur sempre simbolo di un piatto attorno al quale  si confrontano razze, culture e religioni diverse.
Ogni anno a San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani, si celebra questo  cibo con il festival internazionale dell’integrazione culturale, quest’anno giunto alla 14° edizione.
Le strade e i caratteristici vicoli del paese si riempiono per sei giorni di volti, suoni, colori e profumi esotici e locali insieme, perché anche Trapani è patria del cous cous, piatto povero nato tra le comunità dei berberi del Maghreb che presto si afferma nelle usanze alimentari anche dei paesi  e delle coste limitrofe.
La base della preparazione è semola di grano duro, bagnata con acqua e incocciata, cioè roteato tra le mani per formare tante piccole palline e sgranarle. Segue la cottura a vapore nella couscoussiera, formata da una parte inferiore con dei fori alla base in cui si cuoce il condimento e quella superiore dove cuoce la semola che assorbe gli aromi della preparazione sottostante.


Tra gli altri eventi di quest’anno, i Cous Cous Lab e i Buono da pensare, lezioni e riflessioni sulla cultura del cibo tenute da giornalisti enogastronomici, il Cous Cous live show con la manifestazione in diretta su Rai Radio2 Decanter e concerti di grandi artisti tra cui i Mau Mau e il villaggio enogastronomico Al Waha.
Ogni giorno degustazioni nelle Case del cous cous. In quella dal mondo io ho assaggiato il cous cous del Brasile con latte di cocco e frutti di mare e il cous cous del Senegal con carne di manzo (foto sotto).




 
Fino a domani a San Vito Lo Capo. Per info: www.couscousfest.it/

venerdì 23 settembre 2011

I Soliti Ignoti


Nel link in basso il video della puntata dei “Soliti Ignoti” andata in onda su Rai 1 il 23 settembre.
Tra le “identità” c’ero anch’io, come critico enogastronomico … :)
Nella foto tutti i protagonisti della puntata prima della registrazione!
Una giornata che è stata un vero spasso … ;)

I Soliti Ignoti - puntata 23 settembre 2011

venerdì 16 settembre 2011

Cheeseiamo!


Torna Cheese, dal 16 al 19 settembre, a Bra. La manifestazione, giunta all’ottava edizione, è l’occasione per conoscere, degustare ed imparare quanto più possibile del panorama internazionale del bianco universo dei derivati dal latte. Golosi delle bianche forme, che siano ovine, caprine o vaccine, preparatevi, dunque, ad un viaggio straordinario, dove il formaggio va a braccetto col pesce, i giovani casari artigiani si riuniscono in un fronte comune di “Resistenza Casearia”, e si presentano i nuovi Presìdi Slow Food.
Tra una degustazione ed un laboratorio, imperdibile una sosta al Boccondivino, osteria della più autentica tradizione langarola! :)

lunedì 12 settembre 2011

Ricomincia la scuola!


E si ritorna al solito tran tran mattutino... sveglia presto, imbottigliamento nel traffico e malumore per le vacanze estive divenute oramai solo un lontano ricordo.. già, perché per molti la riapertura dei cancelli delle scuole coincide con il ritorno al lavoro e la fine delle ferie...
Per ritrovare il buonumore e ricominciare con la giusta carica, niente di meglio che concedersi una ricca e salutare colazione, meglio se con prodotti casalinghi, come i cornetti alla nutella che ho preparato ieri sera e portato in tavola caldi stamattina! ;)
Se poi riuscirete a coinvolgere anche i vostri bimbi nella preparazione della colazione e della tavola sarà un piacere anche alzarsi presto la mattina..! J

mercoledì 7 settembre 2011

Il Marocchino di Torino

 
Non confondetelo, per favore, con un cappuccino in versione mini...! Per gli amanti del caffè, questa bevanda nata a Torino è una golosa variante, gastronomicamente meno complicata del Bicerin, bevanda storica sabauda tanto amata da Cavour, e dal più facile consumo al bar, dove può essere assaporato anche in piedi.
La sua preparazione prevede in ordine: cioccolata fondente sul fondo e sulle pareti del bicchiere o della tazza utilizzati, latte montato a crema, caffè espresso e cacao amaro in polvere in cima.
Personalmente non ci rinuncio ogni volta che faccio tappa a Torino! J
Quello in foto è l’ultimo che ho provato, al bar del caffè Vergnano nel nuovo punto vendita di Eataly, in Via Lagrange.

domenica 4 settembre 2011

Pizza fichi, crudo, bufala e zucchine

 
Settembre ma con i sapori di tarda estate. Come  i fichi, presenti sul mercato da giugno (fioroni) all’autunno (cimaroli) e ingrediente dall’abbinamento versatile, dal dolce al salato, con risultati sorprendenti al palato. In base al colore della buccia si distinguono in bianchi e neri, mentre le varietà più rinomate sono il Bianco del Cilento, il Dottato, da cui il fico secco di Carmignano Presidìo Slow Food, il Gentile e il Brogiotto. Acquistateli turgidi e dal colore brillante, meglio se con le foglie ancora attaccate al picciolo. Crudi o cotti sono una vera delizia, sia nell’uso in pasticceria, come crostate, torte e marmellate, sia in abbinamento a salumi e formaggi, come gorgonzola e bleu non troppo stagionati. A me piacciono molto nella classica unione con il crudo di Parma, ma come ingredienti di una pizza, meglio se bassa e al taglio, come quella romana, per apprezzarne tutto il sapore, e sostenuti da una buona mozzarella di bufala e zucchine.

venerdì 26 agosto 2011

Frittelle di melanzane

 
Come tutte le preparazioni fritte risultano particolarmente stuzzicanti. Le melanzane, poi, sono un ortaggio di cui farei indigestione, talmente ne vado matta..! :) Lunghe o tonde, viola o nere, ma anche rosse come la Melanzana di Rotonda, Presìdio Slow Food, ciascuna tipologia si presta in base alle caratteristiche ad essere trasformata in gustose preparazioni adatte alla stagione estiva: dalle  infinite, più o meno ricche e complete, varianti della parmigiana agli involtini dagli svariati ripieni; dalla versione “alla scapece”, marinate con diversi aromi a quelle imbottite o ripiene, fritte o al forno, passando per la versione dolce di origine campana, con cioccolato fondente e mandorle tostate,  ma anche conservate sott’olio o sott’aceto per gustarle quando sarà terminata la loro stagione di produzione, da giugno a settembre.
Questa ricetta è una delle tante specialità che ho imparato da mia mamma, la regina delle frittelle..! :)

lunedì 22 agosto 2011

Peperoni mignon ripieni


 
Gustosissimo ortaggio carnoso dai colori solari, giallo, rosso, arancione e verde, esiste in due versioni principali: quadrangolare e piuttosto basso, come il Peperone di Carmagnola o il Carnoso di Cuneo  o allungato e stretto come i Friarelli, più piccoli e dolci, da assaporare fritti, o il Corno di Bue. Per prepararli ripieni sono ottimi i Topedo, piccoli e dalla forma schiacciata, coreografici ed  ottimi da servire come finger food.
Per il suo colore acceso ed allegro e il gusto saporito ben si abbina a diversi ingredienti tipici della cucina mediterranea: capperi, acciughe, olive, basilico e origano. Sono ottimi anche semplicemente arrostiti, spellati e conditi con dell’ottimo olio extra vergine di oliva. Infinite le varianti di ricette, insieme ad altri ortaggi di stagione nella peperonata, al forno con capperi, pecorino e pangrattato, con il pomodoro per la preparazione di deliziosi sughetti, o crudi in insalata con cipolle rosse e fagioli.

giovedì 11 agosto 2011

Pane panelle e crocchè


È uno dei più antichi esempi del cibo di strada palermitano, pasto completo ed economico o spuntino a tutte le ore. Si tratta di un panino dalla forma rotonda o a spirale ricoperto di sesamo, chiamato”mafalda”, imbottito con frittelle di farina di ceci, dette panelle, e crocchette di patate, chiamate localmente “cazzilli” o “crocchè”. A Palermo e dintorni esistono moltissime friggitorie, anche ambulanti, dove potere gustare questa specialità.
Le panelle sono un piatto di derivazione araba, quando i dominatori della Sicilia tra il IX e l’XI secolo a.C. ricavarono dai ceci una farina che cotta sul fuoco insieme all’acqua si trasformava in un impasto malleabile da ritagliare e friggere una volta freddatosi.

mercoledì 10 agosto 2011

Fiori di zucchina ripieni di scamorza, acciughe e basilico

 
Delicatissimi e solari accolgono morbidi ripieni per trasformarsi in golosi stuzzichini. Nella mia memoria gustativa solo legati al mio “periodo braidese”, quando ne cucinavo in gran quantità per amici e colleghi! : )  Le campagne delle Langhe sono infatti generose di questi boccioli commestibili, ma in questo periodo è possibile trovarne in abbondanza in tutti i mercati. Nella tradizione culinaria italiana, se non vengono semplicemente impastellati e fritti, esistono numerose ricette che prevedono una farcitura e a volta anche la cottura al forno: tra le farce quella classica, con mozzarella e acciughe, nella versione piemontese con manzo tritato e  salame cotto, ma anche con ricotta e patate, o con riso e verdure.

 
Per il loro sapore delicato ed aromatico, si prestano bene come ingrediente di risotti, frittate o decorazione di insalate. Io li preferisco ripieni nella versione classica, con la mozzarella filante avvolta dalla sapidità dell’acciuga. Per ottenere fiori perfetti sceglieteli ben aperti e sodi, come si presentano quelli freschi raccolti la mattina presto, e non troppo piccoli. Una volta colti vanno consumati al più presto; in attesa di prepararli conservateli immergendo i gambi in un vaso con dell’acqua oppure, se i gambi non sono abbastanza lunghi, in frigorifero. Inoltre, è bene lasciare sgocciolare la mozzarella almeno per un’ora, altrimenti il liquido oltre a provocare schizzi durante la frittura tende ad ammosciare anche la pastella di copertura. Per ovviare a questo inconveniente io l’ho sostituita con la scamorza affumicata ottenendo un ottimo risultato! ;)
Vi assicuro che una volta provati non ne potrete più fare a meno!