sabato 25 febbraio 2012

Sfincione palermitano

Alto e soffice, profuma di origano e caciocavallo. È lo sfincione palermitano, uno dei simboli del cibo di strada del capoluogo siciliano. Piatto povero per eccellenza, veniva servito durante le grandi occasioni come il Natale e le feste, fungendo da pane e companatico insieme. Il nome, che allude alla sofficità della preparazione, deriva da sfincia, ossia spugna.
Rispetto alla pizza, infatti, si presenta con una pasta molto alta e morbida, che, nella versione classica, si ricopre di passata di pomodoro, filetti di acciuga, cipolla, caciocavallo, origano. Ne esistono diverse versioni, con l’aggiunta in superficie di pangrattato o di mollica avanzata dal pane nell’impasto.
Oggi questo alimento è uscito dal periodo festivo e fa parte del consumo ordinario e giornaliero dei palermitani, presente in ogni rosticceria, bancarella e numerose motoape in giro per la città, tappa mangereccia immancabile per una sosta gustosa a tutte le ore J

Ingredienti

Farina di semola di grano duro 350 gr.
Lievito di birra 15 gr.
Acqua tiepida q.b.
Sale q.b.
Passata di pomodoro 200 gr.
Cipolle 2
Caciocavallo semi stagionato 150 gr.
Acciughe o sarde sotto sale 6
Origano q.b.
Pangrattato 4 cucchiai
Zucchero 1 cucchiaino
Olio extra vergine di oliva 4 cucchiai

Mettete la farina setacciata sulla spianatoia, aggiungete il lievito sciolto in acqua tiepida e  impastate bene fino ad ottenere un composto omogeneo e morbido ed elastico. Mettete l’impasto in una contenitore, incidete la superficie a croce e lasciatelo riposare coperto per un paio d’ore.
Nel frattempo sbucciate le cipolle e affettatele a velo. Fatele stufare con un coperchio in una casseruola, aggiungendo un paio di cucchiai d’acqua fino a quando saranno quasi sfatte. Aggiungete la passata di pomodoro insieme ad un cucchiaino di zucchero e lasciate sul fuoco ancora qualche minuto. Spegnete e mettete da parte. Nel frattempo pulite le acciughe dal sale e diliscatele (in alternativa potete usare quelle sott’olio). Grattugiate il caciocavallo. Stendete la pasta in una teglia circolare oleata. Disporvi sopra la salsa, le acciughe, il caciocavallo, abbondante origano e il pangrattato. Irrorate con l’olio e lasciate lievitare ancora un’ora nel forno spento. Cuocete a 180° per 20 minuti. Servite caldo ma è buonissimo anche il giorno dopo ;)

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